
Il valore della continuità nel percorso scolastico (www.metanews.it)
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha ufficializzato il nuovo bonus per la continuità didattica 2025.
Questo incentivo economico, che può arrivare fino a 500 euro, riconosce il valore della stabilità nell’insegnamento come fattore essenziale per il successo educativo degli studenti.
Il bonus insegnanti per la continuità nasce dalla consapevolezza che la permanenza prolungata di un docente nello stesso ambiente scolastico favorisce una conoscenza approfondita delle dinamiche della classe, la costruzione di relazioni di fiducia con studenti e famiglie e un più accurato monitoraggio dei percorsi educativi individuali. Questa continuità risulta particolarmente cruciale per il supporto a studenti con disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento o situazioni di fragilità, che necessitano di un riferimento stabile e competente.
Il Decreto Ministeriale, atto amministrativo emesso dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, stabilisce i criteri e le modalità per l’erogazione di questo bonus, sottolineando l’importanza della permanenza e della dedizione nel medesimo istituto scolastico.
Requisiti per accedere al bonus e modalità di presentazione della domanda
Per poter beneficiare del bonus, il docente deve rispettare alcune condizioni fondamentali:
- Non aver richiesto trasferimenti o assegnazioni temporanee nel triennio considerato, ovvero dall’anno scolastico 2021/2022 fino al 2023/2024. Questa clausola garantisce che il premio sia destinato esclusivamente a chi ha mantenuto un legame stabile con la scuola.
- Aver maturato almeno 480 giorni di servizio effettivo presso lo stesso istituto in questo arco temporale, corrispondenti a circa due anni di lavoro a tempo pieno.
- Possono accedere al beneficio anche i docenti temporaneamente trasferiti per mancata assegnazione di posto, purché siano rientrati nell’istituto di riferimento entro il triennio.
La domanda di adesione al bonus deve essere presentata entro il 18 agosto 2025. Il docente interessato è tenuto a compilare un modulo di autodichiarazione, disponibile come allegato nella circolare ministeriale interna alle scuole, che deve essere compilato in ogni sua parte con dati precisi, firmato e inviato tramite posta elettronica all’indirizzo ufficiale della propria istituzione scolastica.

L’importo del bonus varia da un minimo di 200 a un massimo di 500 euro. Tale differenziazione è legata al fondo complessivo stanziato per l’anno 2023, pari a 30 milioni di euro, destinati alle scuole italiane che soddisfano specifici criteri di valutazione. Nella ripartizione delle risorse, il Ministero prende in considerazione diversi fattori, tra cui:
- L’Indice ESCs (status sociale, economico e culturale) della comunità scolastica.
- Il tasso di dispersione scolastica.
- La presenza di alunni stranieri.
- Il turnover del personale docente.
In pratica, gli istituti con maggiori difficoltà o con un elevato tasso di mobilità del personale ricevono un contributo più consistente, al fine di premiare i docenti che garantiscono un servizio continuativo e di qualità.
Ogni scuola può consultare l’importo assegnato attraverso un allegato ufficiale contenente il codice meccanografico e la cifra stanziata. Questa trasparenza permette agli insegnanti di conoscere il valore potenziale del bonus e orientarsi di conseguenza. La distribuzione definitiva del premio avviene attraverso la contrattazione d’istituto, che coinvolge personale scolastico e rappresentanti sindacali per definire criteri e modalità di assegnazione.
È importante sottolineare che non tutte le scuole italiane risultano beneficiarie del bonus: solo gli istituti che hanno raggiunto un punteggio minimo di 47 punti nella valutazione annuale effettuata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito possono accedere a queste risorse. Tale requisito mira a destinare il contributo dove è maggiormente necessario, incentivando la stabilità in contesti scolastici complessi.