
L’erbicida più usato al mondo è un potenziale killer: i medici tremano e tu lo mangi ogni giorno - metawens.it
Questo erbicida aumenta il rischio di cancro e altre malattie gravi, è un killer silenzioso: allarme da parte dei medici.
Se pensi che sia un problema da agricoltori o da aziende agricole, ti sbagli di grosso. Il glifosato, l’erbicida più usato al mondo, entra nella tua vita ogni giorno, anche senza che tu lo voglia. Frutta, verdura, cereali, perfino l’acqua che bevi e l’aria che respiri: questa sostanza è praticamente ovunque. E no, non è una trovata sensazionalista. I dati parlano chiaro.
Un recente studio dell’Istituto Ramazzini ha acceso di nuovi i riflettori su questo composto, portando a galla un rischio che non possiamo più ignorare ovvero che il glifosato è stato collegato all’aumento di casi di tumore, disturbi neurologici, diabete e perfino problemi al microbiota intestinale. Insomma, lo usiamo per tenere “in ordine” i campi, ma stiamo mettendo in pericolo la nostra salute.
Lo studio in questione ha fatto molto più che confermare sospetti, ha dimostrato che anche dosi considerate “sicure” dall’Unione Europea possono provocare l’insorgenza di tumori. Stiamo parlando di esposizione quotidiana, silenziosa, che avviene senza sintomi immediati ma lascia un segno profondo nel nostro corpo, giorno dopo giorno.
Erbicida, questo è un killer silenzioso che preoccupa i medici
A lanciare l’allarme sono i medici dell’ISDE che hanno scritto ai sindaci italiani chiedendo di vietarne l’uso almeno nelle aree pubbliche come parchi, bordi stradali e giardini scolastici. Un atto di buon senso, considerando che i più esposti sono i bambini. Nonostante le crescenti prove scientifiche, nel 2023 l’Unione Europea ha rinnovato l’autorizzazione al glifosato per altri dieci anni. La ragione? Pressioni industriali, interessi economici, e diciamolo troppa prudenza politica. Eppure oggi Bruxelles sembra voler tornare sui propri passi, chiedendo nuove verifiche dopo lo studio Ramazzini.

Il punto è che il principio di precauzione dovrebbe attivarsi subito, non quando i danni sono già irreversibili. Abbiamo già visto cosa è successo con l’amianto o il piombo e le conseguenze si pagano decenni dopo, e a caro prezzo.
Per evitare l’esposizione meglio se scegli prodotti biologici certificati, preferisci frutta e verdura di stagione da piccoli produttori locali possibilmente che non usano diserbanti chimici e se puoi lavali accuratamente con bicarbonato o aceto per ridurre i residui superficiali.
Già molti comuni italiani, come Conegliano Valdobbiadene, Bucine e Ferrara, hanno vietato il glifosato a livello comunale, dimostrando che esistono alternative come aceto, olio di pino e altre soluzioni naturali. Non è solo una battaglia ambientalista ma è una questione di salute pubblica e ogni piccolo gesto può fare la differenza.
Il glifosato è un nemico silenzioso che si nasconde dietro l’apparenza dell’efficienza agricola. Ma oggi sappiamo di più, e possiamo scegliere o ignorare i dati e subire le conseguenze.