Revoca Green pass a chi rifiuta la terza dose, e sono molti gli scettici

Alla fine potrebbero essere molti meno gli italiani a dimostrarsi così virtuosi e socialmente inappuntabili che vorranno fare la terza dose di vaccino.

vaccini e green pass

Il Green pass è sempre l’argomento più discusso anche se adesso le discussioni si spostano dai no vax o no pass, cioè da chi non ha voluto fare il vaccino, verso chi invece oggi sarebbe chiamato a fare la terza dose.

Ormai è chiaro, piano piano si ripete ciò che è stato vissuto con l’avvio della campagna vaccinale. Si inizia da fragili e da determinate categorie, per arrivare a tutta la popolazione. La terza dose di vaccino è necessaria, alla pari delle prime due, questo ciò che tutti ormai fanno capire, dai giornali alle Tv. Ma come ieri ha detto a Tagadà su La7, Alessandra Ghisleri, sondaggista italiana, direttrice di Euromedia Research, adesso pare che anche la popolazione già vaccinata, o almeno parte di essa, inizi a essere restia ad assecondare quest’altra richiesta.

Circa il 20% del campione della popolazione già con due dosi di vaccino fatte, ha più di qualche remora a fare anche la terza. Soprattutto la fascia under 60 ed under 50, che tra l’altro sono quelli che maggiormente hanno subito alcuni effetti collaterali del vaccino, soprattutto la seconda dose. Ma dalla terza dose sarà difficile scappare, anche perché si tratta di imposizioni vere e proprie.

Terza dose di vaccino necessaria

Se adesso chi si sente escluso e discriminato è colui che il vaccino non lo ha fatto e non vuole farlo, costretto a rinunciare, oltre che al ristorante, al cinema e ad altre attività da tempo libero, anche a lavorare, o in alternativa a spendere 15 euro per volta per il tampone, presto potrebbero diventarlo anche i già vaccinati.

Parliamo di quelle persone che hanno avuto il ciclo completo delle prime due dosi, che lo hanno fatto per spirito sociale o per costrizione (lavoro, vacanze, tempo libero), che hanno avuto la “promessa” da parte del governo, di un Green pass  valido 12 mesi.

Accorciare la validità della certificazione verde?

Adesso i 12 mesi potrebbero accorciarsi drasticamente. La stragrande maggioranza della popolazione hanno completato il ciclo tra giugno e luglio, e stando alla regola generale, dovrebbero entrare nel perimetro della terza dose solo a giugno o luglio prossimo, o meglio, dovranno provvedere allora a rinnovare il Green pass con nuova vaccinazione.

Solo che adesso si scopre che il vaccino dopo 5/6 mesi dalla seconda dose perde efficacia. E allora è ragionevole pensare che occorra fare la terza dose prima del previsto. Il rischio che molte persone verranno richiamate alla terza dose prima della scadenza del loro Green pass è assai possibile.

E se già è difficile convincere i non vaccinati a provvedere, nonostante l’immane numero di restrizioni a cui il governo costringe questi soggetti, difficile immaginare che chi ha il Green pass valido ancora per mesi e mesi, decida di andare a vaccinarsi di nuovo. Almeno quel 20% di cui accennavamo prima e di cui ha parlato la Ghisleri, sarà difficile da convincere.

E allora, nella solita ottica di durezza e di forza nelle decisioni, che spesso rasentano l’incostituzionalità, si potrebbe arrivare a sospendere la validità del Green pass a chi non fa la terza dose.

“Ritirare il green pass a chi rifiuta la terza dose del vaccino Covid”, lo sostiene Bertolaso

Guido Bertolaso, coordinatore della campagna anti Covid in Lombardia è proprio sulla linea della durezza e questo suggerisce alle istituzioni chiamate a decidere.  “La terza dose serve a ridurre il Covid, trasformandolo in un banale raffreddore. Solo infatti attraverso la vaccinazione teniamo sotto controllo il Covid”, così Bertolaso ribadisce l’importanza della vaccinazione, che adesso però riguarda le terze dosi.

Propongo di ritirare il green pass a chi non fa la terza dose del vaccino anti Covid”, questo ciò che ha detto Bertolaso. Sarà interessante vedere la reazione delle persone che credevano di aver già offerto la spalla alla scienza, con due dosi effettuate e con Green pass naturalmente valido.

Tornare ad essere limitati in molte attività nonostante le due dosi appare una cosa che sarà difficile da far digerire. Il periodo delle restrizioni non è ancora finito.

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