Tonno in scatola pericoli -Metanews.it
Il consumo di tonno in scatola rappresenta una scelta alimentare diffusa e pratica, ma è essenziale conoscere i limiti di assunzione per evitare rischi legati alla salute.
Recenti aggiornamenti e indicazioni dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) sottolineano l’importanza di moderare il consumo settimanale di questo prodotto a causa della presenza di mercurio nei pesci predatori come il tonno.
Il tonno in scatola, pur essendo una fonte preziosa di proteine e acidi grassi omega-3, contiene tracce di metalli pesanti, in particolare mercurio, accumulato durante la vita del pesce. Questo elemento tossico, se assunto in quantità eccessive, può avere effetti negativi sul sistema nervoso, specie nei bambini, nelle donne in gravidanza e in chi soffre di patologie particolari. L’INRAN raccomanda pertanto di non superare una determinata quantità settimanale di tonno, per limitare l’esposizione al mercurio e salvaguardare la salute.
Gli esperti indicano che il consumo massimo consigliato è di circa 150 grammi di tonno in scatola a settimana. Superare questo limite può davvero aumentare il rischio di accumulo di mercurio nell’organismo, con conseguenze potenzialmente gravi a breve e lungo termine.
Per mantenere un’alimentazione equilibrata e sicura, è fondamentale variare le fonti proteiche e limitare l’assunzione di tonno in scatola. L’INRAN suggerisce di alternare il tonno con altri tipi di pesce a basso contenuto di mercurio, come il salmone, le sardine e il merluzzo, e di integrare la dieta con fonti proteiche vegetali.
Inoltre, per chi consuma tonno in scatola regolarmente, è consigliabile controllare l’etichetta del prodotto per verificare la specie di tonno utilizzata, poiché il tonno pinna gialla contiene generalmente livelli di mercurio più bassi rispetto al tonno alalunga. La scelta di prodotti certificati e di alta qualità può contribuire a ridurre i rischi per la salute.
Con l’aumento dell’attenzione verso la sicurezza alimentare, è cruciale che i consumatori siano informati sulle quantità massime raccomandate di tonno in scatola e sui potenziali rischi associati al mercurio. Le autorità sanitarie, come l’INRAN, continuano a monitorare i livelli di contaminanti nei prodotti ittici e a fornire linee guida aggiornate per un consumo consapevole.
Gli esperti raccomandano di consultare periodicamente le fonti ufficiali per aggiornarsi su eventuali variazioni nei limiti di consumo e per adottare comportamenti alimentari che garantiscano il benessere a lungo termine. In questo senso, un’informazione trasparente e scientificamente fondata è uno strumento indispensabile per tutelare la salute pubblica.