Assegno ordinario di invalidità anche nel pubblico impiego, ma solo in questi casi

L’assegno ordinario di invalidità in alcuni casi spetta anche ai lavoratori statali: vediamo quando è possibile presentare domanda.

Assegno ordinario di invalidità

L’assegno ordinario di invalidità viene riconosciuto a coloro cui è stata certificata una riduzione della capacità lavorativa di almeno due terzi. L’assegno viene riconosciuto ai dipendente del settore privato e ai lavoratori autonomi ma non ai dipendenti del pubblico impiego.

Ma capita non di rado di trovare persone che lavorano nel pubblico impiego che fruiscono dell’assegno ordinario di invalidità. Come è possibile? Cerchiamo di capire quando il dipendente pubblico ha diritto all’AOI.

Assegno ordinario nel pubblico impiego

L’assegno ordinario di invalidità viene riconosciuto, oltre che in virtù dei requisiti sanitari, sulla base dei contributi versati: occorrono 5 anni di versamenti di cui almeno 3 anni nel quinquennio che precede la domanda. Ma questi contributi devono essere versati nell’AGO e non sono validi quelli versati nella Cassa Stato (ex Inpdap) dove versano i dipendenti pubblici.

Da qui l’esclusione dei dipendenti della pubblica amministrazione dalla possibilità di richiedere l’assegno. Ma si tratta di una regola generale a cui, però, fanno seguito delle eccezioni.

Supponiamo il caso di un lavoratore del settore privato cui venga riconosciuto l’assegno ordinario di invalidità. Se questo lavoratore, un domani, decide viene assunto dalla pubblica amministrazione non perde il diritto all’assegno poichè quest’ultimo di basa sui contributi versati nel FPLD dei lavoratori del settore privato.

Di fatto, quindi, il lavoratore assunto nel pubblico impiego che è già titolare di assegno ordinario di invalidità mantiene il diritto al beneficio.

Un altro esempio può essere dato da un lavoratore del settore pubblico che lavora anche come autonomo versando i propri contributi sia nella cassa Stato che nella Gestione Separata INPS (per il lavoro autonomo): questo lavoratore può chiedere l’assegno ordinario di invalidità basando la sua richiesta sui contributi versati nella Gestione Separata.

Di fatto, quindi, i dipendenti pubblici sono esclusi dall’assegno ordinario solo nel caso che al momento di doverlo richiedere non hanno almeno 5 anni di contributi versati come lavoratori privati o autonomi e almeno 3 nel quinquennio che precede la domanda.

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