Codice Tributo 3961: Pagamento Tasi

Codice Tributo 3961

Codice Tributo 3961

Che cos’è la TASI

La TASI è un’imposta comunale introdotta dalla Legge di Stabilità del 2014 insieme alla TARI e all’IMU. A differenza di queste due, interessa l’erogazione dei servizi comunali indivisibili, di cui non si possono identificare i termini di beneficio ricevuto e quelli di utilizzo perché rivolti a tutti i cittadini.

Grazie alla TASI è possibile finanziarie i servizi di polizia locale, l’illuminazione pubblica e la manutenzione del verde e delle strade. Proprio per garantire la trasparenza di questi servizi la legge 147/2013 obbliga i Comuni a descrivere in maniera dettagliata e particolareggiata i costi di copertura della tassa sui servizi comunali indivisibili e la tipologia delle soluzioni che vengono finanziate attraverso la TASI.

In secondo luogo ogni Comune decide in maniera autonoma le eventuali agevolazioni per alcune determinate categorie di contribuenti e le aliquote applicata, facendo sempre riferimento ai tetti minimi e massimi stabiliti per legge. Sono esenti dal pagamento della TASI:

  • gli immobili statali;
  • le ambasciate;
  • i ponti comunali;
  • gli edifici di culto;
  • gli immobili appartenenti al Vaticano;
  • le torri pubbliche;
  • gli edifici con una destinazione d’uso culturale.

Invece sono sottoposti a tassazione tutti i contribuenti che detengono un diritto reale (proprietà, comodato d’uso, usufrutto e locazione) su aree edificabili e fabbricati. Gli affittuari devono comunque versare semplicemente una parte dell’imposta, che va dal 10 al 30% dell’ammontare complessivo in base a quanto previsto dall’ente locale di riferimento. Gli immobili soggetti al tributo sono:

  • le seconde case;
  • qualunque tipo di fabbricato che non sia l’abitazione principale del contribuente;
  • le prime case rientranti nelle classi catastali di lusso;
  • i fabbricati rurali con destinazione d’uso strumentale;
  • i fabbricati non ancora locati oppure venduti che sono stati costruiti da un’impresa costruttrice e destinati alla compravendita.

L’ammontare dell’imposta viene calcolato moltiplicando il coefficiente della tipologia a cui appartiene l’immobile per la sua rendita catastale rivalutata al 5%. Alla somma viene quindi applicata l’aliquota comunale.

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Codice tributo TASI

La TASI può essere corrisposta in due rate oppure in un’unica soluzione e le date termine per il versamento sono le stesse che regolano il pagamento dell’IMU. La data di scadenza per la prima rata e per il versamento in un’unica soluzione è il 16 giugno, mentre la seconda trance deve essere pagata entro il 16 dicembre dell’anno successivo. Se l’ultimo giorno utile cade in una festività oppure di sabato, la scadenza è prorogata alla prima giornata utile successiva. Il versamento deve essere effettuato con il modello F24 da compilare usando i relativi codici tributo. Questi variano a seconda del tipo di pagamento che si vuole effettuare:

  • 3958, codice tributo per la TASI sull’abitazione principale e le pertinenze collegate (ad esempio il box auto);
  • 3959, per la TASI sui fabbricati rurali con impiego strumentale;
  • 3960, per il versamento della TASI sulle aree fabbricabili;
  • 3962, per il versamento degli interessi nel caso in cui si sia pagata la TASI in ritardo;
  • 3963, per il pagamento delle eventuali sanzioni in caso di mancato versamento della TASI.

Codice tributo 3961

Per quanto riguarda il codice tributo 3961, viene utilizzato per indicare diversi tipi di versamento, cioè sia l’acconto che il saldo della TASI. Inoltre può essere usato per corrispondere il tributo in un’unica soluzione. In questo caso si fa riferimento all’imposta comunale per i servizi indivisibili sugli immobili che non sono accatastati come abitazione principale. Di conseguenza interessa gli uffici, i negozi e le seconde case.

Questo codice numerico di quattro cifre deve essere riportato nell’apposito campo del modello F24 in modo da poter identificare in maniera univoca quale sia il tributo da versare e la sua tipologia. Proprio per questo motivo può essere visto come una vera causale di pagamento. Il codice tributo 3961 è stato elaborato, proprio come tutti gli altri usati per il pagamento delle imposte all’amministrazione tramite il modello F24, dalla Risoluzione 46/E del 24 aprile 2014 emanata dall’Agenzia delle Entrate.

Come pagare la TASI usando il codice tributo 3961

Per poter pagare la TASI usando il codice tributo 3961 occorre cercare sul modulo F24 la sezione dedicata al versamento dell’IMU e degli altro tributi locali. Quindi occorre completare questo blocco inserendo i dati necessari a identificare l’immobile oggetto della tassazione (il codice catastale) e l’ammontare della somma da pagare all’ente locale. Si ricorda che quest’ultima cifra deve essere riportata esclusivamente all’interno della colonna riferita agli importi a debito versati. In secondo luogo si deve inserire:

  • il codice catastale del Comune competente per territorio (quello al cui interno si trova l’immobile soggetto a tassazione) nel campo riservato al Codice ente/Codice Comune. Questi dati si possono reperire sul sito stesso dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) all’interno dell’apposita tabella allegata;
  • barrare eventualmente la casella Ravv. se il versamento si riferisce a un ravvedimento del contribuente per un’imposta non pagata in precedenza;
  • barrare la casella Saldo se il modulo F24 viene usato per saldare la TASI;
  • barrare la casella Acc nel caso in cui il pagamento sia riferito all’acconto della TASI. Se si vuole corrispondere la TASI in un’unica soluzione, bisogna barrare sia la casella dell’Acc che quella del Saldo;
  • il numero di immobili (non oltre 3) sui quali è stata calcolata l’imposta sui servizi indivisibili nel campo Numero immobili;
  • l’anno di imposta per il quale si versa la TASI all’interno della colonna Anno di riferimento. Nel caso in cui il modulo F24 venga usato per un ravvedimento in questo spazio occorre inserire l’anno nel quale doveva avvenire l’originario versamento dell’imposta;
  • il codice tributo 3961 nella stessa riga dove è stato inserito l’anno di riferimento. In questo caso si fa riferimento alla colonna Codice tributo.

Invece non bisogna compilare i campi riferiti alla Rateazione/mese rif., agli Importi a credito compensati e al Totale H, cioè la somma degli importi a credito. Al contrario, si deve inserire nel campo Totale G l’ammontare complessivo degli importi a debito che sono stati riportati nella sezione dedicata al versamento dell’IMU e degli altri tributi locali. L’operazione avviene sommando i dati della colonna degli importi a debito.

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