Riforma pensioni 2022: ecco le proposte alle studio

Ecco quali possono essere i cambiamenti che la Legge di Bilancio 2022 introdurrà nell’ambito riforma pensioni.

Pensione di reversibilità

La riforma pensioni dovrà vedere la luce entro la fine del mese, quando la legge Finanziaria 2022 sarà ufficialmente presentata in Parlamento. Proprio all’interno della legge di Bilancio sarà contenuto un capitolo dedicato alle pensioni in cui, molto probabilmente saranno inserite le proroghe per l’opzione donna e quella dell’Ape sociale.

Proroghe legge di Bilancio

Per quel che riguarda l’opzione donna che attualmente permette l’accesso alle donne che hanno raggiunto i requisiti (58 anni di età per le dipendenti, 59 per le autonome, per entrambe 35 anni di contributi) entro il 31 dicembre 2020; tale data di scadenza dovrebbe spostarsi e ricomprendere tutte coloro che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2021.

La proroga dell’Ape sociale, invece, che dovrebbe essere prorogata di un altro anno (anche se c’è chi ipotizza un prolungamento fino al 2026) dovrebbe portare anche l’ampliamento delle categorie che possono accedere come lavoratori gravosi.

Dovrebbe essere prorogato, inoltre, anche il contratto di espansione, anch’esso in scadenza il 31 dicembre 2021.

Nessuna proroga, invece, per la pace contributiva che ha permesso dal 2019 di colmare i buchi contributivi a coloro privi di contribuzione prima del 1996. Per chi dovesse dover utilizzare la misura, quindi, il consiglio è quello di farlo entro la fine dell’anno.

Cosa ci spetta per il post quota 100?

A parte queste misure che saranno prorogate ancora nessuna decisione è stata presa per quel che riguarda la misura che dovrebbe garantire maggiore flessibilità dopo la scadenza della quota 100. Molte le misure proposte ed ipotizzate tutte con un fattore comune: l’anticipo dovrà essere per forza di cose a spese del lavoratore e, quindi, la nuova misura dovrà prevedere penalizzazioni.

Si possono tranquillizzare, invece, coloro che nel prossimo anno devono usare come canale di uscita la legge Fornero: nessuna modifica agli altri requisiti di pensionamento e si potrà continuare ad uscire con 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e un anno in più per gli uomini.

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