Taglio di 293 euro per la busta paga di questi dipendenti da gennaio 2022

A causa di una nuova misura di sostegno alla genitorialità, 200.000 famiglie potrebbero perdere 293 euro in busta paga.

Segnalazione CRIF

Sin da subito, la nuova misura di semplificazione e sotegno alla genitorialità annunciata dal governo Draghi aveva lasciato molto perplessità. Stiamo parlando dell’Assegno Unico figli che entrerà pienamente in vigore dal 1° gennaio 2022. Secondo le previsioni, il presunto aiuto non sarà tale per molte famiglie. In particolare, per i dipendenti che perderanno tutte altre misure di sostegno per i genitori, ci sarà una decurtazione in busta paga.

Poiché ci si è resi conto che molte famiglie potrebbe perdere soldi in busta paga con l’introduzione dell’AUUF, il governo sta vagliando l’ipotesi di un periodo di transizione. I calcoli parlano di un taglio di circa 293 euro per ogni nucleo familiare.

Taglio di 293 euro per la busta paga di questi dipendenti da gennaio 2022

Ma come si arriverebbe a perdere questa cifra considerevole nella busta paga di un dipendente? Prendiamo ad esempio un dipendente assunto con un contratto a tempo indeterminato con due figli a carico, di cui uno con meno di tre anni.

Se il reddito personale è di 22.750 euro e quello familiare è pari a 40.700 euro, ecco che il dipendente perderà 143 euro di detrazioni per i due figli a carico, a cui aggiungere il taglio dell’assegni nucleo familiare pari a 75 euro e maggiorati di altri 75 euro per effetto del decreto ponte, per un totale di 293 euro.

Tutto questo accade perché, per fruire dell’assegno unico figli, gli interessati dovranno fare richiesta. Quindi, gli ex aventi diritto degli ANF, non riceveranno automaticamente il nuovo beneficio. Di conseguenza, si dovrà presentare l’ISEE e l’INPS potrà impiegare del tempo prima di erogare l’assegno.

Dal 1° gennaio 2022 questi dipendenti subiranno il pesante taglio in busta paga di 293 euro. La nuova misura, quindi andrebbe a penalizzare i redditi familiari piuttosto che quelli individuali. L’importo dell’assegno unico dovrebbe ammontare a circa 180 euro per ogni minore, in presenza di ISEE sotto i 15.000 euro. Poi, si può arrivare fino a 240/250 euro dal terzo figlio in poi. L’importo, invece, scende a 40/50 euro per figlio, in caso si ISEE oltre 40.000 euro. Sulla base di questi dati, emerge che il nuovo assegno unico per i figli dovrebbe penalizzare circa 200.000 famiglie italiane.

A questo punto, non resta che attendere quali siano le misure per guidare un’eventuale transizione ed evitare questa grave perdita in busta paga per così tanti dipendenti.

Segui MetaNews su Google News e sii il primo a conoscere tutte le Notizie dal mondo.