1000 euro di bonus a fondo perduto: ecco per quali lavoratori

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione attribuisce un bonus a fondo perduto di 1.000 euro per alcuni lavoratori: ecco di quali parliamo.

Bonus fondo perduto

Le start-up avranno l’opportunità di avanzare domanda per ricevere un bonus a fondo perduto da 1.000 euro. La finestra utile si è aperta martedì 9 novembre 2021 e si chiuderà il 9 dicembre 2021. Chi intende avvalersi del contributo concesso dallo Stato è bene si premuri di verificare l’effettivo possesso dei requisiti, in conformità alla nota pubblicata dalle autorità competenti.

Cominciamo col parlare proprio dei soggetti a cui fa riferimento la manovra. Ebbene, ne hanno diritto i possessori di partita IVA aperta nel 2018, ma che, in base ai dati riportati sul registro delle imprese tenuto presso la CCIAA, hanno dato avvio all’attività esclusivamente nel 2019. Se l’apertura risale al periodo antecedente si verrà automaticamente tagliati fuori, senza alcun tipo di eccezione. I potenziali beneficiari erano stati esclusi dai precedenti aiuti, sanciti dal Decreto Sostegni per via della insussistenza del requisito della riduzione del fatturato. Pertanto, arrivano ulteriori 1.000 euro di bonus a fondo perduto per tali categorie di prestatori d’opera.

1.000 euro di bonus a fondo perduto: come farne richiesta

Bonus fondo perduto

Andiamo ora a vedere quali sono le modalità burocratiche da rispettare per vedersi riconosciuta la somma stanziata dalle istituzioni. Il procedimento non è complicato, anche perché è identico a qualsiasi altro bonus. Giusto per rinfrescare la memoria, l’istanza è da inoltrare in formato telematico all’Agenzia delle Entrate entro il 9 dicembre 2021. La domanda è consentito inviarla purché siano soddisfatti a pieno i requisiti chiaramente indicati.

Per spedire la richiesta è disponibile un mese esatto. Difatti, come già sottolineato nell’introduzione, la finestra si è aperta il 9 novembre 2021 e si chiuderà il 9 dicembre 2021. Al fine di chiarire eventuali dubbi o questioni irrisolte, sulla piattaforma web ufficiale dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione è caricato un PDF online, che spiega per filo e per segno i vari passaggi da osservare per avanzare l’istanza al Fisco.

La domanda è inoltrabile direttamente da un privato oppure da un intermediario abilitato al compito come un commercialista. Tra le due vie è lasciata la massima libertà di scelta, sebbene sia, ovviamente, preferibile appoggiarsi ad un terzo competente se la dimestichezza con la materia lascia piuttosto a desiderare.

Comunque, è possibile pure non ricevere il bonifico bancario, ma farsi convertire la cifra in un credito fiscale da far valere nel primo F24 da corrispondere. Il contributo –puntualizziamo – non spetta a chi ha cessato l’attività il giorno seguente all’entrata in vigore del decreto, agli intermediari finanziari, alle società di partecipazione e agli enti pubblici.

Le condizioni per avvalersi dell’importo

Scendiamo ora maggiormente nel dettaglio e analizziamo le condizioni sancite per accedere a questo bonus a fondo perduto di 1.000 euro. Il contributo è riservato a chi ha aperto la partita IVA nel corso del 2018, la cui attività d’impresa, stando ai dati indicati nel registro delle imprese tenuto presso la CCIAA, è iniziata nel corso del 2019, ai quali non spetta il contributo di cui all’articolo 1 del DL n.° 41 del 22 marzo 2021, poiché l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 non è inferiore almeno del 30 per cento rispetto al 2019, purché in ottemperanza degli altri requisiti e le ulteriori condizioni stabilite.

Dunque, i dati personali riportati in tale modello sono trattati dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione nell’assolvimento delle funzioni di interesse pubblico o comunque correlati all’esercizio dei relativi poteri di cui il Titolare del trattamento è investito.

Una volta accertato il possesso di tutti i requisiti necessari, è possibile compilare domanda con i propri dati e spedirla all’Agenzia delle Entrate – Riscossione tramite la piattaforma online. In tal caso, si ricorda di provvedervi entro il 9 dicembre 2021.

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