Aumenta tutto, a rischio i consumi per il Natale

Aumenta tutto dalle materie prime per l’alimentare al livello generale dei prezzi

Aumenta tutto, basta fare un giro al supermercato per rendersi conto che tutto, ma davvero tutto costa di più. Pertanto le associazioni dei consumatori lanciano l’allarme, soprattutto in vista del Natale e dei consumi che potrebbero drasticamente diminuire.

Aumenta tutto, la spesa è sempre più difficile

L’aumento generale del livello dei prezzi inflazione se moderata significare che c’è una ripresa. Ma il suo valore comincia a preoccupare le associazioni di consumatori, soprattutto in vista delle spese legate alla festività più importante dell’anno. Attualmente l’inflazione è pari al 3%, una percentuale che possiamo definire accettabile.

Ma se l’inflazione dovesse arrivare al 4%, ci sarebbe una contrazione dei consumi di circa 5,3 miliardi dovuto alla diminuzione del reddito disponibile per le famiglie. La associazioni di consumatori chiedo di cominciare a prendere dei provvedimenti per evitare che questo accada, perché si parla di meno 200 euro per godere dei consumi natalizi.

Ecco alcuni provvedimenti da poter prendere

Uno dei provvedimenti potrebbe essere quello di utilizzare le risorse messe a disposizione del PNRR (Piano Nazionale di ripresa e resilienza). Ma anche ridurre la pressione fiscale, sia sulle imprese con la diminuzione del costo del lavoro, ma anche sulle famiglie. Del resto se non si aiutano le imprese ad assumere, non c’è crescita, ma aumenta il livello di disoccupazione.

Un altro provvedimento potrebbe essere di tagliare le accise sui carburanti, in quanto il prezzo della benzina sta raggiungendo prezzi davvero incredibili. E come se non bastasse, dal primo gennaio 2022 la soglia per la circolazione del contante passa dal due mila euro a mille euro. Questo per permette la crescita dei pagamenti informatici pari al 37% sul totale degli acquisti.

Salviamo il Natale

Se lo scenario rimane questo potremmo assistere ad un Natale con una forte riduzione dei consumi soprattutto proprio nelle cose che si amano della festa: regali, addobbi e viaggi. Aumenti anche sull’alimentari e la mente corre ai cenoni e pranzi tipici delle feste. Già da adesso i rincari si sono trasferiti sugli scaffali del supermercato, latte e farina più del 2%.

Rincari anche delle tariffe aeree, circa il 40% in più per i voli all’estero, mentre per quelli nazionali un rincaro del 20%. L’unica cosa che sta andando bene sono le prenotazioni dovute al bonus terme. Quindi si rischia ancora una volta un Natale a casa, tra restrizioni da Covid e rincaro dei prezzi, una festa sottotono.

 

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