Bonus caldaia fino al 65%: le condizioni

Il bonus caldaia fino al 65 per cento è una delle tante agevolazioni accordate dal Governo italiano per la casa: ecco le condizioni.

Caldaia

Di bonus per la casa ce ne sono in abbondanza e tra questi uno dei più interessanti riguarda la caldaia, in particolare la sua sostituzione con una più efficiente come classe. L’incentivo consiste in una detrazione, pari fino al 65% per un massimo di 30 mila euro per unità immobiliare. Un tecnico abilitato ha il compito di rilasciare la certificazione prima e dopo i lavori, nella quale attesta, sotto la sua responsabilità, che tutti i requisiti sono stati rispettati e trasmettere la scheda degli interventi realizzati all’ENEA. Quelle che ti abbiamo appena illustrato sono le informazioni base, ma c’è molto altro da sapere in merito e nelle prossime righe ti andremo a illustrare le disposizioni attuate dal legislatore in maniera dettagliata.

Bonus caldaia: a quanto ammonta, modalità di attribuzione, i requisiti da osservare

La detrazione IRPEF del 65 per cento – che, come già detto in apertura di questo articolo, è pari al 65 per cento – è ottenibile per le spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre. Ciò purché la casistica esaminata consista nella sostituzione dell’impianto di riscaldamento con una caldaia a condensazione di classe A o superiore, con contestuale installazione dei sistemi di termoregolazione, inseriti nelle classi V, VI oppure VIII.

L’Agenzia delle Entrate – Riscossione scalerà dalle tasse, in 10 rate annuali, l’importo detratto del 65 per cento dell’ammontare speso. A titolo esemplificativo, immaginiamo un acquisto di 10 mila euro. In tal caso, il 65 per cento corrisponderà a 6.500 euro complessivi di decurtazione del carico fiscale. Che lo Stato restituirà con uno sconto di 650 euro di sconto all’anno di imposte. Dal piano varato dall’esecutivo non è contemplato il trattamento privilegiato per quanto riguarda l’impianto di climatizzazione invernale da centralizzato ad autonomo o individuale.

Un altro capitolo, distinto ma, al tempo stesso, complementare attiene sempre al miglioramento: se viene portata a una classe più efficiente a livello energetico, di livello A, ma non si intende aggiungere pure un sistema evoluto di termoregolazione, è percepibile una detrazione al 50 per cento.

A chi spetta la detrazione, i documenti da allegare alla domanda

Nella detrazione in oggetto rientra pure l’acquisto di una stufa a pellet, un moderno sistema di riscaldamento che impiega materiali combustibili ecologici. La soluzione ideale, altamente consigliata a chi desidera porre in atto dei comportamenti virtuosi per l’agevolazione. La misura, a seconda che si rientri nell’ecobonus oppure nel bonus ristrutturazione, comporta una detrazione rispettivamente del 65 o del 50 per cento. Affinché l’agevolazione sia concessa, il pagamento deve essere tracciabile, in altre parole con metodi elettronici. Inoltre, bisogna conservare la documentazione e la richiesta dell’incentivo va avanzata entro 90 giorni dalla conclusione della prestazione d’opera. La detrazione spetta ai seguenti soggetti:

  • proprietari o nudi proprietari;
  • titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie); locatari (affittuari) o comodatari.

Non è fissato alcun limite ISEE. Entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi al proprio consulente fiscale o al CAF (non fa alcuna differenza) va spedita la documentazione, comprensiva di:

  • fatture;
  • ricevuta dei bonifici;
  • asseverazioni a firma del tecnico incaricato.

 

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