Campagna vaccinale in calo? Ecco perché sul Green pass si rischiano nuovi obblighi

Dal 15 ottobre entra in vigore l’obbligo del Green pass in tutti i posti di lavoro, ma qualcosa non torna e si rischiano ulteriori inasprimenti

Green Pass

Inizialmente si parlava di vaccinare il 70% della popolazione per l’immunità di gregge. Poi si è passati all’80% e adesso al 90%.

Anche su questo aspetto la comunicazione periodica del governo non è stato certo chiara. Lasciando da parte polemiche e discussioni, dal 15 ottobre entra in vigore il decreto che ha reso obbligatorio il Green pass in ogni ambiente di lavoro.

Dopo un primo boom di richieste di vaccinazioni, scoppiato all’indomani dell’approvazione dell’obbligo dal 15 ottobre, i punti vaccinali di tutta Italia adesso sono vuoti o quasi. Non ci sono file, non ci sono prenotazioni massive.

Un pò quello che è successo dopo l’obbligo del Green pass nei ristoranti e nei locali al chiuso, che quando fu varato, scatenò la caccia al vaccino nelle settimane immediatamente successive all’obbligo, salvo poi calare con il tempo.

Proprio per via di questo calo evidente delle vaccinazioni, si aprono le porte ad ulteriori restrizioni e inasprimenti. In pratica il governo potrebbe stringere ulteriormente le maglie, utilizzare altri strumenti persuasivi per spingere lo zoccolo duro di chi ancora si deve vaccinare, a farlo quanto prima.

Green pass: perché adesso potrebbero arrivare ulteriori obblighi

Rallenta la campagna vaccinale e nonostante dal 15 ottobre scatta del Green pass al  lavoro, non si registrano gli sperati incrementi nelle vaccinazioni nella fascia Over 50, quella che il governo monitora attentamente.

Il report settimanale del Governo ha confermato il calo delle vaccinazioni,  e questo lascia presagire che il governo potrebbe davvero essere intenzionato a misure ancora più stringenti e con nuovi obblighi per spronare i più duri a vaccinarsi.

Per molti infatti, non è servito chiudergli le porte dei ristoranti al chiuso, dei bar con servizio a tavolino, dei cinema e adesso, nemmeno le limitazioni sul lavoro.

Cosa potrebbe accadere adesso

Dai dati sembra che ci vogliano ancora più vaccinati per arrivare a quella immunità di gregge che per esempio, il Portogallo ha fissato all’86%, nel senso che una volta arrivati all’86% della popolazione immunizzata, ha riaperto tutto.

Ciò che il governo non ha raggiunto come obbiettivi, è il fatto che siano ancora molti gli italiani non vaccinati nella fascia 12-15 anni e nella fascia 50-60.

In quest’ultima fascia sono circa 3 milioni i cittadini totalmente scoperti e meno di 50.000 sono i neo vaccinati nell’ultima settimana. Sarà anche per il fatto che la fascia Over 50 è pure quella dove è più difficile trovare lavoro. E sono molti gli inoccupati di questa età. Che senso ha mettere un obbligo di Green pass al lavoro, se poi lo Stato non riesce a garantire lavoro agli over 50? Ad un inoccupato infischia che ci sia l’obbligo di Green pass per andare al lavoro, tanto al lavoro non ci va comunque. E senza stipendio, probabilmente questi inoccupati, nemmeno pensano al caffè al bar o alla cena al ristorante.

Operato di un governo che non ha ben chiara la realtà evidentemente. Ecco che allora si pensa all’obbligo del Green pass sui tram e sui bus, cioè sui mezzi pubblici dove fino ad oggi non serve.

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