In pensione a 64 anni? ecco quando si può

Andare in pensione 3 anni prima con la pensione anticipata contributiva, anche a gennaio prossimo, ecco per chi.

In pensione a 64 anni è previsto dal nostro sistema previdenziale con una misura che sarà in vigore anche nel 2022. Si chiama pensione anticipata contributiva. Per poter accedere alla misura, si devono centrare diversi requisiti. Infatti oltre a quello anagrafico ed oltre a quello contributivo, necessario centrare pure un determinato importo di assegno ed avere una carriera iniziata dopo una determinata data.

Pensione anticipata contributiva, i requisiti

Nello specifico quindi, la pensione anticipata contributiva si ottiene al completamento dei seguenti requisiti:

  • Almeno 64 anni di età compiuti;
  • Almeno 20 anni di contribuzione previdenziale accreditati;
  • Primo versamento a qualsiasi titolo versato successivo alla data del 31 dicembre 1995;
  • Pensione pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale.

Pensiona anticipata contributiva, alcuni chiarimenti

Pure se si chiama pensione anticipata, la versione contributiva non è distaccata dai limiti di età del beneficiario. Occorre pertanto, avere almeno 64 anni di età compiuti alla data del pensionamento.

No ci devono essere contributi versati prima del 1996, anche eventuali contributi figurativi quindi ed a prescindere dalla gestione previdenziale applicata.

Il calcolo dell’assegno è tutto con il sistema contributivo dal momento che il primo versamento di contribuzione è in piena epoca contributiva, perché dal 1° gennaio 1996 entrò in vigore il sistema previsto dalla riforma delle pensioni di Lanfranco Dini.

L’assegno deve essere pari a 2,8 volte l’assegno sociale vigente al momento dell’uscita con la pensione anticipata contributiva. Ciò significa un assegno pari a circa 1280 euro al mese se si prende in considerazione l’importo 2021 dell’assegno sociale Inps pari a circa 458 euro al mese.

L’Inps ogni anno aggiorna la soglia di assegno sociale ai dati Istat e così avverrà anche nel 2022. Per questo anche la pensione minima da centrare nel 2022 potrebbe essere diversa da quella del 2021. In generale è a gennaio di ogni anno che l’Inps aggiorna tali dati.

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