“Il Green Pass è un colpo di stato ed è lo strumento che usano per togliervi i vostri diritti. Non è una misura sanitaria ma uno strumento di controllo dei vostri movimenti e dei vostri conti correnti. Se questa è una misura sanitaria perché non viene emesso dal ministero della Salute ma viene emesso dal ministero delle Finanze? Credono che siamo stupidi?“. Lo ha detto Robert F. Kennedy Jr., terzogenito di Bob e nipote di JFK, intervento dal palco della manifestazione promossa a Milano dall’associazione Children’s Health Defense di cui è il presidente.
Di fronte a lui c’erano tantissime persone, arrivate nella piazza dell’Arco della pace a Milano per la manifestazione anti “lascia- passare”. Si parla di circa 4 mila persone presenti per una delle manifestazioni no green pass più affollata del pomeriggio.
Tra i vari striscioni presenti, anche scritte del tipo: “La gente come noi non molla mai”, “giù le mani dai bambini” .
Come riportato da La Stampa, tanti Buu, fischi e il grido «Libertà, libertà» sono stati scanditi sonoramente quando una delle organizzatrici dell’evento dal palco allestito per gli interventi ha ricordato essere una manifestazione statica e di rispettare le distanze.
In merito a questa manifestazione, il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine del dibattito ‘Contro il bipopulismo’ organizzato nell’ambito de Linkiesta Festival, aveva candidamente dichiarato: “Certamente qualche timore c’è, d’altro canto è anche difficile fare previsioni, saremo attenti, vediamo. Bisognerà fare rispettare le regole, ma so che non sarà facile. Difficile dire altre cose prima, vedremo come si svolgerà il pomeriggio e la serata”.
Direttiva Lamorgese: manifestazioni nel rispetto della salute pubblica
La direttiva Lamorgese del 10 novembre prevede lo stop, “per la durata dello stato di emergenza in ragione dell’attuale situazione pandemica” non solo per le manifestazioni dei no vax e no pass ma per tutte le manifestazioni, laddove se ne verifichino condizioni che fanno temere incidenti o turbativa dell’ordine pubblico.
I prefetti dovranno individuare “specifiche aree urbane sensibili, di particolare interesse per la vita di comunità, che potranno essere oggetto di temporanea interdizione” ai cortei, stabilire prescrizioni e anche giungere al divieto di manifestazioni fisse. Il Viminale ha spiegato che “il diritto costituzionalmente garantito di riunirsi e manifestare liberamente in luogo pubblico va preservato e tutelato“, ma vanno altrettanto garantiti “il rispetto delle norme di salute pubblica, il diritto dell’esercizio della libertà d’impresa e la convivenza civile“.
A Roma 150 manifestanti no green pass
Nonostante la direttiva, a Roma pochi hanno sfilato con la mascherina. I no green pass hanno continuato a far sentire la propria voce e anche oggi, sabato 13 Novembre, sono state organizzate delle manifestazioni definite “ad alto rischio” di assembramenti. A Roma hanno sfilato in 1500 (700 secondo la Questura). Fortunatamente, fino al momento in cui scriviamo, le ore 18 di sabato, non si segnalano scontri particolari, come invece è avvenuto negli scorsi sabato.
A Gorizia 200 manifestanti in piazza, no green pass pure a Genova e Trento
Il Prefetto di Trieste, Annunziato Vardè ha individuato “specifiche aree cittadine sensibili, di particolare interesse per l’ordinato svolgimento della vita della comunità, temporaneamente interdette allo svolgimento di manifestazioni pubbliche“. A Gorizia sono circa 200 i manifestanti che parlano di libertà, di discriminazioni contro i non vaccinati che devono finire nel rispetto della libertà.
A Trento si contano oltre mille manifestanti, mentre a Genova si parla di 700 persone in piazza, secondo il sito rainews. Gli slogan sono sempre gli stessi: “giù le mani dai bambini”, “libertà”. A Genova, ci sono stati anche cori contro Draghi e le politiche del governo. Tutto è filato liscio e fortunatamente non si è verificato alcun momento di tensione. Il comitato “Libera piazza Genova” ha dato appuntamento a sabato prossimo, per un’altra protesta, come accade ormai da luglio.
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