Non è un buon periodo per i trasporti in genere. L’aumento del carburante ha fatto molto discutere nei giorni scorsi. Un aumento che rischia di tagliare le gambe ai trasporti, visto che in alcuni casi si è superato il 30% di maggiorazione rispetto a pochi giorni prima. Per avere una panoramica più chiara, riportiamo di seguito i prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati in settimana su circa 15 mila impianti e riportati dall’agenzia adnkronos:
- benzina self service a 1,749 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,755, pompe bianche 1,734)
- diesel a 1,614 euro/litro (+1, compagnie 1,619, pompe bianche 1,603).
- Benzina servito a 1,879 euro/litro (+2, compagnie 1,923, pompe bianche 1,785), diesel a 1,752 euro/litro (+3, compagnie 1,797, pompe bianche 1,657).
- Gpl servito a 0,821 euro/litro (invariato, compagnie 0,831, pompe bianche 0,809), metano servito a 1,645 euro/kg (+2, compagnie 1,696, pompe bianche 1,602),
- Gnl 1,789 euro/kg (+1, compagnie 1,776 euro/kg, pompe bianche 1,800 euro/kg. Prezzi che tendono a salire sulle autostrade.
Aumenta anche la revisione dell’auto
Ma il costo del carburante non è l’unico aumento per le auto in questo periodo. Infatti, le revisioni delle auto saranno più care, da domani, martedì 2 novembre. Con l’emanazione del Decreto attuativo da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, diventa infatti operativo da martedì l’incremento della tariffa per le revisioni delle auto che salirà da 45 a 54,95 euro. Inoltre, se il controllo periodico viene effettuato in un centro revisioni privato, a questa cifra vanno aggiunte l’Iva(22%), la tariffa motorizzazione(10,20 euro) e le spese postali(1,78 euro), per un totale di 79,02 euro, che rappresenta il 18% in più rispetto ai 66,88 euro attuali.
Aumento a cascata anche sui prodotti?
La tariffa era bloccata dal 2007, ma adesso questo aumento peserà sulle casse degli automobilisti. Inutile sottolineare che si creerà anche il rischio di un ulteriore aumento di prodotti alimentari e non solo, causati proprio dall’aumento del costo dei trasporti (sia il carburante che la revisione). Bisognerà aspettare i prossimi giorni per capire se questo aumento toccherà anche altri settori dell’economia.
Bonus veicoli sicuri: sarà solo per pochi
Per mitigare in parte l’aumento, la normativa prevede l’erogazione di un ‘buono veicoli sicuri’, del valore appunto di 9,95 euro. I destinatari saranno gli utenti che, tra il 2021 e il 2023 sottoporranno il proprio veicolo a revisione.
Il contributo è riconosciuto per un solo veicolo e una volta sola e verrà assegnato fino ad esaurimento delle risorse. Dunque, conterà l’ordine di arrivo della richiesta. Si dovranno fornire le coordinate bancarie perché il rimborso avverrà con un bonifico sul conto corrente. Ma la piattaforma sarà attiva dal 21 dicembre (devono trascorrere infatti sessanta giorni dalla pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale, avvenuta il 22 ottobre).
L’accesso al portale sarà possibile solo solo con spid o carta d’identità elettronica. Il bonus, quindi, non potrà arrivare a tutti. Secondo i primi calcoli, il Governo ha previsto una quota di 4 milioni di euro per il triennio 2021-2023, ma alla fine saranno solo 402.000 i ‘fortunati’ in ogni annualità a godere di un bonus di 9,95 euro a fronte di 14.348.718 veicoli revisionati nel 2019.
L’obbligo di revisione: fino a 694 euro di multa per chi ne è sprovvisto
Va ricordato che l’obbligo di revisione, che riguarda anche le moto, è stabilito dall’articolo 80 del codice della strada. La multa è molto variabile. Può andare da un minimo di 173 euro, fino ad un massimo di 694 euro.
La multa si raddoppia addirittura in caso di revisione omessa per più di una volta in relazione alle cadenze previste dalle disposizioni vigenti. Con le banche dati aggiornate trovare i veicoli privi di revisione è molto semplice e più difficile evitare sanzioni, partendo sempre dalla considerazione che un veicolo revisionato significa anche più sicurezza sulle strade. In caso di qualche dubbio si può sempre consultare il portale dell’automobilista, che permette a chiunque di verificare i dati.
Va ricordato che tra gli strumenti elettronici in grado di rilevare l’infrazione c’è l’autovelox Scout Speed, un rilevatore di velocità posto all’interno di un’auto della polizia. Lo Scout Speed rileva la velocità delle auto che circolano nello stesso senso ma anche anche nel senso di marcia inverso, sia di giorno sia di notte, grazie ai raggi infrarossi.
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