Case a 1 euro, Liguria: rinnovato il bando

Questa splendida località ligure ha aderito al progetto delle case a 1 euro, ma nessuno ha mostrato interesse, da qui il rinnovo del bando.

Pignone

Il progetto delle case a 1 euro è stato ed è un autentico successo. Ne è la prova un fatto: non appena un annuncio viene pubblicato spuntano come funghi curiosi e potenziali compratori. Tuttavia, talvolta le cose non vanno secondo le previsioni. Le eccezioni (purtroppo, in tal caso) esistono e Pignone lo attesta.

Case a 1 euro: lo strano caso di Pignone

Il piccolo Comune, sito in provincia di La Spezia, in Liguria, ha aderito all’iniziativa delle case a 1 euro, senza sortire particolari successi. Difatti, la cessione a prezzo agevolato degli immobili non è mai decollata. La notizia desta scalpore per un paio di motivi: in primo luogo piani del genere riscuotano nella maggior parte dei casi notevole successo, utile alle amministrazioni locali a rilanciare l’economia del territorio.

Entrando, poi, nello specifico, lascia piuttosto attoniti che a essere stata ignorata è una delle Regioni più belle e amate della nostra penisola, vale a dire la Liguria. È sufficiente pensare a Genova o alle Cinque Terra per capire quanto sia splendida, piena di attrattiva. Eppure, come segnala il quotidiano La Nazione, negli scorsi giorni gli amministratori del Comune di Pignone hanno preso atto dell’assenza di manifestazioni di interesse, estendendo fino al prossimo 30 ottobre i termini per la presentazione delle domande, nella speranza, ovviamente, che qualcuno si faccia vivo, e accetti le condizioni stabilite nel bando di vendita.

Una delusione che cela un’opportunità

Dunque, nell’ottica della località ligure il progetto non è andato a buon fine. D’altro canto, la notizia è ottima per tutti i curiosi e i possibili nuovi acquirenti. Un disagio spesso avvertito consta nella cessione delle abitazioni in tempi record. Addirittura, degli investitori stranieri hanno deciso di accaparrarsi delle proprietà lungo la nostra penisola.

Pertanto, bisogna essere davvero tenaci e anche un po’ fortunati per spuntarla. Non vale nel caso analizzato. Chiunque si sia lasciato sfuggire l’occasione di avere una casa in Liguria scucendo la cifra simbolica di 1 euro, adesso può rimediare davvero facilmente.

La giunta guidata da Ivano Barcellona ha desiderato rendersi protagonista di un progetto ormai ben avviato in tutta Italia: vendere le case sfitte, disabitate e abbandonate del borgo a un prezzo simbolico così da poter rilanciare l’economia. Il meccanismo è il seguente: le vendite a tariffe agevolate attraggono nuovi clienti, fermano lo spopolamento del centro urbano, rilanciano le attività produttive e consentono di non chiudere i servizi essenziali, quali le scuole, le attività sportive e culturali sul territorio, volte a dare un nuovo senso ai servizi statali.

Ovviamente, chi si assicura una abitazione a 1 euro, che sia a Pignone o in altre zone d’Italia, solitamente deve provvedere a ristrutturarla, in determinati casi pure ad avanzare la propria prima casa e abitarla. In merito ai fabbricati di Pignone, scrive sempre il quotidiano La Nazione, occorrerà presentare un progetto entro sei mesi dall’acquisizione e realizzare i lavori entro un triennio. Per avere maggiori informazioni si rimanda al sito istituzionale del Comune ligure. Il bando di vendita contiene il prospetto completo dei requisiti, dei vincoli e delle formalità burocratiche da rispettare per accedere al piano.

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