Forse non lo sai ma il buco sul tappo delle penne BIC serve proprio a questo

La penna Bic ha un foro sul tappo, ma quanti sanno a cosa serve realmente? Scopriamolo.

Quanti di noi non hanno mai usato una penna BIC? Questo oggetto, come molti altri che usiamo ogni giorno, ha dei particolari che conosciamo benissimo ma di cui, molto probabilmente non sappiamo lo scopo. Come, appunto il buco sul tappo della biro.

A cosa serve il buco sul tappo della penna BIC?

A svelare questo dettaglio della penna più usata del mondo è stata la casa produttrice spigando a cosa serve il foro presente sul tappo della BIC.

Il foro ha una duplice funzione: sa una parte serve per il funzionamento della penna stessa visto che impedisce la perdita dell’inchiostro. Ma dall’altro è una misura di sicurezza.

Ad usare queste penne, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi sono i bambini per la scuola ed il buco serve a fare in modo che in caso di ingerimento accidentale del tappo si possa evitare il soffocamento.

Si sa, infatti, che i bambini amano mettere in bocca penne e matite e se il tappo in questione fosse accidentalmente ingerito permetterebbe il passaggio di una piccola quantità di aria che impedirebbe al bambino, che può in questo modo continuare a respirare, di soffocare in attesa dei soccorsi.

Dal 1991, quindi, le norme di sicurezza richiedono che sul tappo sia presente un buco (che originariamente, per quanti lo ricordano, non c’era).

Un pò di storia

Le penne BIC sono state ideate nel 1959 da Marcel Bich: una penna a sfera a cui diede il suo cognome eliminandone la H. I diritto del brevetto Bich li acquisto dall’inventore argentino Laszlo JoZsef Biro, che morì povero. Bich migliorò il metodo di produzione della penna che venne presentata a Buenos Aires qualche tempo dopo. La penna divenne uno dei prodotti di cancelleria più economici sul mercato e proprio per questo motivo la sua vendita fu diffusa in tutto il mondo: Italia, Brasile, Regno Unito e Stati Uniti.

Proprio negli USA invase il mercato grazie ad un celebre spot che la fece conoscere a tutti. Inizialmente il suo costo era di 29 centesimi ma in breve venne abbassato a 10 centesimi consolidandola come un oggetto alla portata di tutti.

Quasi subito nacque il modello Cristal, tuttora in commercio, dalla forma esagonale e dal corpo trasparente. La forma esagonale evitava alla penna di rotolare sui banchi dei bambini, che allora era inclinati mentre il corpo in plastica trasparente consentiva all’utilizzatore di controllare il livello di inchiostro rimasto.

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