Green pass: anche il lavoro nei campi a rischi, 100mila senza certificazione

Sono ancora molti i lavoratori privi di Green pass che dal 15 ottobre non potranno lavorare, rischiando di mettere in crisi intere filiere, anche in agricoltura

Bonus disoccupazione agricola

Ieri anche il Viminale ha messo in luce il fatto che con l’obbligo del Green pass in tutti i settori di lavoro qualche problematica si verrà inevitabilmente a creare. Il Ministero dell’Interno tramite circolare ha chiesto che le autorità competenti inizino a valutare l’ipotesi di concedere tamponi gratis ai portuali.

Il rischio che a causa delle defezioni di personale senza certificazione verde, si blocchino i porti, ha spinto il Ministro Lamorgese a questa impopolare circolare (molte le critiche da membri del governo che sul Green pass non vogliono arretrare). Porti bloccati ma non solo, perché è oggettivo che lo stesso problema può valere per i trasporti su terra per esempio.

Ma la marea di lavoratori che ancora oggi non hanno la certificazione verde va ben oltre porti e strade. Infatti sono molteplici i settori che potrebbero entrare nel caos dal 15 ottobre.

Come si legge anche sul sito Tgcom24, anche l’agricoltura non è da meno. Lo dimostra un allarme di Coldiretti, che parla di almeno 100mila lavoratori del settore ancora privi del Green pass. E i raccolti sono a rischio quindi.

L’allarme della Coldiretti sui raccolti

In totale sono circa 400mila i lavoratori agricoli occupati nel settore. Vendemmia, raccolta delle olive e raccolta delle mele, sono questi i prodotti che al momento interessano i lavoratori dei campi. Il Green pass dal 15 ottobre scatterà obbligatorio anche per loro, nonostante si tratti di un lavoro all’aria aperta, la stessa aria aperta che fino a pochi mesi fa determinava il non obbligo di mascherina e che ancora oggi permette di pranzare al ristorante senza Green pass se i tavolini sono fuori.

Anomalie e contraddizioni di un decreto che causa molto malcontento. Per il settore agricolo i raccolti non possono essere posticipati. Si tratta di un settore dove ritardare il raccolto può portare alla perdita dello stesso. E la Coldiretti allarma non poco perché sottolinea come sono circa 100mila gli addetti che non hanno il vaccino e nemmeno il Green pass (quindi nemmeno il tampone) e che quindi, dal 15 ottobre dovrebbero essere rispediti a casa dal datore di lavoro. Ma senza questi lavoratori chi procede al raccolto?

Il 25% degli addetti in agricoltura non è vaccinato, allarme Green pass

“Per non lasciare marcire le produzioni sugli alberi dato che l’attività agricola non può essere fermata”, è questo alla base della richiesta che Coldiretti ha inviato al governo.

“La semplificazione e la velocizzazione delle operazioni di controllo che aiuterebbe le aziende agricole che, essendo all’aperto, non possono contare sui tornelli per la verifica all’ingresso dei lavoratori e in questo contesto è importante rendere disponibili alle aziende celermente i dati di chi è in regola con il Green pass”, questo ciò che chiedono dalla Coldiretti.

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