Ora c’è il rischio stagflazione: cos’è

Periodo delicatissimo per l’Italia e per l’Unione Europea sotto il profilo economico: ora c’è il rischio stagflazione

stagflazione

Gli analisti economici si interrogano sul futuro dell’Italia. E lanciano l’allarme stagflazione, in periodo delicatissimo per il nostro Paese e per l’Unione Europea, ma anche per il resto del mondo, USA inclusi. Infatti, proprio come negli anni 1970, se uno shock sull’offerta fa alzare tutti i prezzi dell’energia, si potrebbe avere un mix infausto di inflazione e recessione.

Ma cominciamo dalla parola: stagflazione. Una combinazione dei termini stagnazione ed inflazione: nello stesso momento, ci sono un aumento generale dei prezzi (inflazione) e una mancanza di crescita dell’economia in termini reali (stagnazione). 

Adesso, gli investitori sono in allarme. C’è una brutta combinazione di tre elementi: uno, interruzione della catena di approvvigionamento; due, alti prezzi del petrolio; tre, carenze di manodopera.

Nel 1973, ci fu un enorme aumento del prezzo del petrolio, a seguito della guerra del Kippur come ritorsione nei confronti dei Paesi occidentali sostenitori dello stato di Israele. Oggi, invece, c’è un boom del prezzo dell’energia. Con la ripresa post Covid, le nazioni sono affamate di petrolio e gas. A spingere tantissimo in questa direzione è l’onnivora Cina, che da sempre è carente sotto il profilo dell’energia: chiede l’oro nero all’estero facendo schizzare insù il prezzo del greggio.

Pericolo stagflazione

Abbiamo pertanto un rallentamento dell’economia accompagnato da una risalita dei prezzi. Il problema potrebbe anche estendersi agli USA e al resto del mondo. Secondo il Financial Times, con riferimento agli anni 1970 (ma anche all’immediato secondo dopoguerra), le circostanze storiche non si ripetono mai perfettamente e forniranno, nel migliore dei casi, una guida imperfetta al percorso dell’economia nei prossimi anni. Ma sono valide nel fornire un esempio di quanto costerebbe un passo falso.

Sarà decisiva la spinta delle banche nel mondo, che devono stimolare l’economia anche concedendo prestiti. Jerome Powell, presidente della FED (Federal Reserve System, la banca centrale degli Stati Uniti d’America), ha osservato come le banche centrali stiano sottovalutando la necessità di continuare gli stimoli.

Come si esce dalla stagflazione? I Governi potrebbero intanto abbassare i loro tassi drasticamente. Così fecero gli Stati Uniti alla fine degli anni 1970: una mossa che si rivelò vincente.

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