Silieri: “prevedo altre vittime tra i non vaccinati”. Pronto l’ok per i vaccini ai bambini

L’Italia è tra gli Stati con una vaccinazione più alta nel Mondo. Silieri parla anche di vaccini anche ai bambini da 5 anni in su.

È inevitabile, purtroppo, prevedere altre vittime e altri ricoverati tra i non vaccinati. Ma gli ospedali non dovrebbero andare in affanno. Sono fiducioso: possiamo confidare in un Natale sereno“. Queste le parole del sottosegretario alla salute, Pierpaolo Silieri, durante un intervista al Corriere. D’altronde i dati statistici parlano chiaro: i non vaccinati hanno più rischi e normalmente chi finisce in sala di rianimazione è proprio un non vaccinato.

Si vaccineranno anche i bambini: “mi aspetto resistenze”

Ma le dichiarazioni sulle quali si prevedono non poche polemiche non riguardano l’attacco ai non vaccinati, bensì quelle in cui Silieri parla chiaramente di vaccino ai bambini. Parla dell’augurio che si vaccinino il più possibile di bambini tra i 5 e gli 11 anni. Queste le sue parole al proposito: “Mi aspetto una resistenza. Anche tra i 12 e i 15 anni, del resto, la percentuale di vaccinati è più bassa. Ma, da medico, mi auguro almeno la metà dei 3,2 milioni italiani tra i 5 e gli 11 anni, si vaccini. Prima ancora che per bloccare la circolazione del virus, nell’interesse dei bambini. Gli effetti della malattia, nel lungo periodo, sono subdoli e non risparmiano i giovani. Il Covid è meglio non prenderselo, a nessuna età“.

Secondo il sottosegretario, dunque, l’immunità data dai vaccini va necessariamente rafforzata al più presto, con una platea di vaccinati che si allargherà tra dicembre e gennaio prossimi. Silieri conclude cercando di tranquillizzare i più scettici: “l’estensione a tutta la popolazione sarà progressiva e basata su valutazioni scientifiche: non c’è ragione di diffidare“.

Proroga fino all’estate per il Green pass, stato d’emergenza fino a marzo

Quando Silieri parla di un Natale sereno dal punto di vista epidemiologico, fa un passaggio sul green pass, affermando nitidamente che sarà obbligatorio ancora per molti mesi. “[diciamo] grazie al Green pass, che resterà obbligatorio per molti mesi”.

E in questo senso sta lavorando da tempo il Governo, il quakle ha messo a punto una strategia per fronteggiare la quarta ondata dell’epidemia di Covid-19, cercando di evitare le misure restrittive tanto criticate in passato. Il piano prevede l’estensione della validità Green pass per 12 mesi fino all’estate, la riapertura degli hub vaccinali per la somministrazione della terza dose e chiusure “controllate” in base al cambio di fascia delle Regioni.

Inoltre. sembra ormai scontato, che entro la fine dell’anno l’esecutivo proroghi lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022. Come annunciò qualche giorno fa il Ministro della Salute Roberto Speranza, l’ufficialità della proproga dello stato d’emergenza arriverà eventualmente non prima di fine dicembre.

Numero di vaccinati in grande crescita

Nonostante le polemiche e le manifestazioni No green pass che proseguono nelle piazze italiane, il numero di vaccinati in Italia continua a salire in modo costante. Secondo gli ultimi dati, il 78,5% della popolazione ha avuto la somministrazione di almeno una dose di vaccino, mentre il 73% ha avuto una somministrazione completa.

Dando uno sguardo a livello mondiale, L’Italia è una delle nazioni che sta lavorando meglio dal punto di vista del numero di vaccinazioni. Meglio dell’Italia ci sono la Spagna (78,9%), la Corea del Sud (76% di vaccinazione completa) ed il Giappone (74,32%), ma in tanti altri stati si procede a rilento rispetto all’Italia. Riportiamo di seguito alcuni dati:

  • Francia 68,4%
  • Regno Unito 68,2%
  • Argentina 58,7%
  • Stati Uniti 58,4%
  • Turchia 58,3%
  • Brasile 58,2%
  • Messico 48,2%
  • Russia 34,4%
  • India 24,8%

Questi alcuni dei dati dei principali Paesi del Mondo. Come si può facilmente notare, quasi tutti gli stati hanno superato da poco la metà della popolazione come vaccinazione completa. Ci sono poi i casi “estremi” della Russia che è soltanto ad un terzo della popolazione vaccinata e dell’India, che è ferma a meno di un quarto di vaccinazioni completate nel proprio Stato.

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