Le ultime notizie sul superbonus 110 riguardano la novità più attesa: la proroga del superbonus 110 al 2023 o 2024. Anche il molto apprezzato Bonus facciate ha ottenuto la proroga, ma solo per il 2022 e nella misura ridotta del 60%. Si tratta di una detrazione delle spese sostenute a beneficio di interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, ubicati in zona A o B, incluse le strutture opache della facciata, i balconi, gli ornamenti e i fregi. In tali detrazioni lavori rientrano ad esempio il consolidamento, il ripristino, il miglioramento, la pulitura o la tinteggiatura di tutti questi elementi, incluse grondaie, pluviali, parapetti e cornicioni, mentre sono esclusi gli interventi effettuati sulle facciate interne degli edifici.
Ma, invece, cos’è esattamente il Superbonus 110? Introdotto dal decreto rilancio, esso consiste in una detrazione del 110% delle spese sostenute per l’efficientamento energetico e antisismico nonché per l’installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Interventi trainanti per il Superbonus 110
In questo tipo di bonus, si parla di “interventi trainanti”. Tra questi, eccone alcuni:
- isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici, compresi quelli unifamiliari, con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo o dell’unità immobiliare sita all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno. Gli interventi per la coibentazione del tetto rientrano nella disciplina agevolativa, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente.
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o con impianti per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno.
- interventi antisismici che rientrano nel cosiddetto sisma bonus.
Il superbonus 110 spetta anche per i cosiddetti lavori trainati se effettuati congiuntamente a uno degli interventi trainanti
- efficientamento energetico rientranti nell’eco bonus, nei limiti di spesa previsti dalla legislazione.
- Interventi finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche, per favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione alle persone portatrici di handicap in situazione di gravità e anche se effettuati in favore di persone di età superiore a sessantacinque anni (per le spese sostenute dal 1° gennaio 2021).
- installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Superbonus 110: probabilmente nessuna limitazione sul reddito
Spiegato di cosa si tratta, ci soffermiamo su come potrebbe cambiare la manovra che riguarda il superbonus. Il testo definitivo della legge di Bilancio 2022 non ha terminato la fase della limatura, ma sembra ormai probabile che il 110 per cento per la ristrutturazione di villette e case unifamiliari continuerà senza alcuna limitazione legata al reddito.
Inizialmente, si era parlato di una limitazione la quale prevedeva che potessero fruire del Superbonus solo i proprietari con un Isee non superiore a 25 mila euro. La prima versione della Manovra, di cui le agevolazioni per la ristrutturazione della casa sono parte integrante, aveva previsto questa limitazione che però era stata criticata sia da gran parte del mondo politico che dalle associazioni di categoria, perché un tetto così basso esclude anche chi non è particolarmente benestante. Al momento pare che questa limitazione salterà.
Invece, sarà inserita molto probabilmente una tempistica ristretta: con la Cilas (l’osseverazione dei lavori) che potrebbe dover entro consegnata entro una data specifica nella prima dell’anno (probabilmente già a inizio primavera). Questo, secondo quanto riporta il Corriere, permetterebbe comunque una limitazione del numero di domande e dunque una spesa per lo Stato più sotto controllo.
Vantaggi futuri per altri bonus ristrutturazioni
Per quanto riguarda il Superbonus 110 per cento per i condomìni, la Manovra ha previsto la riduzione dell’aliquota di spesa rimborsata (in calo a partire dal 2024 dal 110% al 70% e poi al 65% l’anno successivo).
In generale, dal disegno di Legge di Bilancio 2022 arriva una sforbiciata ai bonus per la casa, in particolare sembrano confermati due tagli che molto probabilmente limiteranno di gran lunga le richieste del bonus per i prossimi anni: il mancato rinnovo della possibilità di ricorrere a sconto in fattura o cessione del credito, ad esclusione dei lavori coperti appunto dal Superbonus 110%.
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