Aumenti in busta paga nel 2022, i lavoratori che ne beneficeranno

Saranno milioni i lavoratori che potrebbero ottenere aumenti di stipendio dal primo gennaio prossimo.

aumenti di stipendio 2022

Cuneo fiscale, ripresa economica, perequazione. Sono questi i fattori determinanti per quello che moltissimi lavoratori attendono, cioè un aumento di busta paga.

Infatti nel 2022 si prevedono aumenti salariali non di poco conto per i lavoratori.

Ma di cosa si tratta e chi sarebbero i lavoratori che otterranno questo surplus di salario necessita di un opportuno approfondimento.

La riforma della tassazione degli stipendi

Saranno 12 miliardi le dotazioni che il governo ha messo a bilancio per la riforma del sistema degli stipendi. E di questi 8 miliardi riguardano il taglio del cuneo fiscale, ovvero l’insieme delle tasse che finiscono con il gravare  sulle buste paga dei lavoratori italiani.

Ciò che fa notizia è il fatto che il taglio del costo del lavoro è stato suggerito all’Italia dall’Ocse, che evidentemente vede nel Bel Paese uno degli Stati dove il costo del lavoro è più elevato.

Il taglio del cuneo fiscale andrà quindi a impattare sulla busta paga dei lavoratori dipendenti. Di cifre di aumento non se ne parla ancora, ma appare certo che siamo di fronte ad un aumento di stipendio per milioni di lavoratori.

L’aumento del costo della vita e come incide anche sulla busta paga

In Italia in materia stipendi ogni settore ha le sue regole e sono tutte dipendenti dalla concertazione collettiva. Ci sono i CCNL, le tabelle retributive, i minimi salariali. Ogni settore ne ha di propri. Il rilancio dell’economia, che con la pandemia ha toccato il punto più basso dai tempi del dopoguerra, inevitabilmente oggi è in risalita.

Economia in ripresa significa anche aumento del costo della vita però. I beni che sono contenuti nel paniere Istat per l’inflazione, sono in aumento di prezzo da mesi. Tanto è vero che l’Istat ha certificato una inflazione al terzo trimestre del 2022 pari all’1,7%.

Quanto meno quindi, anche i salari e la busta paga dovrebbero essere adeguati al tasso di inflazione, generando già di per sé quegli aumenti perequativi che potrebbero innalzare, anche se di poco, gli stipendi.

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